Dopo quello conquistato nel 2017, PB Racing è salita nuovamente sul podio della 24 Ore di Dubai: nell’ultima edizione della maratona endurance mediorientale che si è disputata lo scorso fine settimana, la squadra bergamasca ha colto un importante 2° e 3° posto di classe con le Elise Cup PB-R, in una gara che si è rivelata particolarmente difficile viste le tante vetture presenti al via e le numerose fasi di neutralizzazione della gara. La prima delle grandi conquiste è stato vedere le due vetture transitare sotto la bandiera a scacchi allo scadere delle 24 ore. Una prova ineccepibile per la vettura nella livrea ufficiale “Type 49B” guidata da Stefano d’Aste, Matteo Deflorian, Nicolò Liana e Michael Cordini; proprio quest’ultimo è stato incolpevole vittima di un duro tamponamento da parte di una vettura GT3 che ha fatto perdere al quartetto molto tempo ai box per le riparazioni del caso che, nonostante l’incredibile e ottimo lavoro fatto dai meccanici PB Racing, hanno comunque pregiudicato la lotta per la vittoria nonostante le performance della vettura fossero superiori rispetto alla concorrenza. Terzo gradino del podio per la “Type 25” portata in gara Marco Fumagalli, Mauro Guastamacchia, Vito Utzieri, Maurizio Fortina e Mark Speakerwas, autori di una prova dal passo costante e senza sbavature prima che un piccolo inconveniente li rallentasse nel finale, non mettendo però a rischio il piazzamento.
Stefano d’Aste: “E’ stata una gara pazzesca, dove il merito del risultato va principalmente a tutto lo staff PB Racing e all’ing. Calovolo per l’incredibile lavoro svolto nel weekend e, soprattutto, durante la 24 Ore dove abbiamo vissuto emozioni una dietro l’altra. Sapevamo bene che la 24 Ore di Dubai non sarebbe stata facile in quanto c’erano al via tante auto di classe GT3, ma il nostro obiettivo era quello di lottare con le TCR e come tempi sul giro abbiamo dimostrato di potercela giocare ed esser lì. Poi la tamponata subita da Michael alla quarta ora di gara ci ha tolto la possibilità di giocarci la vittoria, ma è un inconveniente che va messo in conto in una gara così. Liana, Cordini e Deflorian hanno fatto un fine settimana eccezionale, da super professionisti nonostante la giovane età e l’esperienza nulla in una gara così; sono stati bravissimi nell’ascoltare tutti i consigli che gli abbiamo dati e a metterli in atto; bene anche l’equipaggio della Type 25 che ha centrato l’obiettivo che si era posto alla vigilia, ovvero vedere la bandiera a scacchi e, soprattutto, salire sul podio.”
Marco Calovolo: “Come Hexathron Racing Systems abbiamo supportato PB Racing per la seconda volta nella 24 Ore di Dubai, sia dal lato tecnico che sportivo. In questa edizione eravamo di fronte a una doppia sfida, avendo due Lotus Elise Cup PB-R al via con due equipaggi molto diversi tra loro, comunque con l’obiettivo, per tutti, di conquistare il podio. Il target è stato raggiunto, grazie allo straordinario lavoro di tutti messo a dura prova da una gara non facile sotto tanti punti di vista. Il salto prestazionale della vettura, rispetto a due anni fa, è stato evidente con i tempi sul giro risultati più veloci di circa 4″, frutto del lavoro effettuato insieme a PB Racing e Stefano d’Aste lo scorso autunno. La vettura si è dimostrata ancora una volta in grado di lottare con quelle di classe TCR, come stava avvenendo nella prima parte di gara prima che la tamponata subita da Cordini desse il via a una concatenazione di eventi che ci hanno rallentati. Un particolare plauso va ai piloti più giovani, che si sono dimostrati attenti, meticolosi e professionali. Ma il riconoscimento più sentito va a tutti i meccanici che hanno lavorato instancabilmente durante tutto il weekend: a loro il gradino più alto del podio!”
Dal punto di vista mediatico, PB Racing è risultata la squadra più seguita della 24 Ore di Dubai su tutti i social, con oltre 5 milioni di visualizzazioni e contatti tra Facebook, Twitter e Instagram; inoltre, Radio Le Mans e gli spettatori che hanno seguito l’evento tramite i canali streaming 24H Series – Creventic hanno eletto PB Racing quale miglior team assegnandogli il titolo di “Best Spirit of the Race” per l’attitudine e la tenacia dimostrata durante tutto il fine settimana.