Per un rally nato solo un anno fa, il raggiungimento di 85 iscrizioni è un traguardo ragguardevole in un territorio, la Lombardia, particolarmente ricco di gare titolate. Il Rally Valli Oltrepò dà indicazioni precise agli attenti osservatori del movimento motoristico nazionale, mostrando a tutti i suoi ampi segni di crescita e maturità; il cambio di data ed il cambio di location sono il primo esempio di chi ha saputo ascoltare appassionati e addetti ai lavori ma… il grosso segnale è arrivato a lavori ultimati. La peste suina che ha colpito la provincia pavese nelle ultime settimane ha portato come conseguenza, delle severe misure restrittive verso il pubblico che però, stando ai forum di settore- ha capito la gravità della situazione: rispettare le disposizioni sanitarie sarà fondamentale per lo svolgimento della gara che, come da mesi annunciato, avrà luogo tra venerdì 4 e sabato 5 agosto.
In 68 al moderno ed in 17 al via dello storico- Lo scorso anno la prima edizione fu una questione tra… Brega. Lo stradellino Massimo vinse sull’omonimo lombardo Flavio. Quest’anno la concorrenza si fa agguerrita e i due primattori del 2022- entrambi presenti- dovranno fare i conti con driver dallo spessore. Ci saranno infatti anche Scattolon e Carella, tra gli altri, a contendere lo scettro del migliore a Brega. Giacomo Scattolon, 34enne vogherese in lizza per il Campionato Promozione Assoluto, su VW Polo sarà affiancato da Sauro Farnocchia; il suo talento, la voglia di rivalsa dopo il Rally di Roma e l’esperienza con le Rally2 potranno essere carte vincenti per affrontare le strade amiche. Suo coetaneo è Andrea Carella, forte pilota piacentino che quest’anno non ha ancora indossato tuta e casco ma che nel suo curriculum vanta anch’egli importanti esperienze e titoli: con Bracchi userà una Skoda. Altri pavesi sono in lizza per il successo. Sicuramente il “dottore” Michele Tagliani, secondo al recente Mythical o Musti, primattore nelle storiche. Da non sottovalutare il 28enne Davide Nicelli, protagonista nei massimi campionati tricolori: due anni fa al debutto su Skoda vinse il Rally del Taro Nazionale; ora sulle strade di casa, il figlio d’arte vorrà centrare il secondo successo in carriera. La foratura di Salsomaggiore ha tolto dai protagonisti il duo locale Giacobone-Bertelegni ma nella gara di casa nessun dettaglio verrà trascurato dal forte driver di Santa Margherita Staffora.
“Il club dei veterani”- Nel rally moderno si sono dati appuntamento rallysti che da tempo non si sfidavano su queste strade. Capiterà così di assistere a battaglie “rievocative” grazie alla presenza di Fabrizio Andolfi, Pietro Tronconi, Mauro Destefani (in A7) e Moreno Mazzocchi (A0) oltre a molti altri che tra una piesse e l’altra si lasceranno andare sicuramente a racconti di sfide memorabili.
Historic- Se gli iscritti del moderno sono “carichi”, si può dire altrettanto dei candidati protagonisti dello storico, alla sua prima edizione. Da Tiziano Nerobutto su Ascona a Riccardo Errani su Lancia Delta, da Alessandro Bottazzi su Opel a Biotti su Mitsubishi Lancer, da Ruggeri con la 127 a Mazzetti con la Ritmo fino al rientrante Bolognesi su Peugeot 205: tanta qualità tra le vetture d’antan che daranno quel tocco in più di magia ad un rally che già ne evoca parecchia.
Zone per il pubblico – La peste suina, come già annunciato negli scorsi giorni, ha costretto gli organizzatori ad alzare la guardia verso un’emergenza che sta colpendo molte zone della provincia pavese. Così, dopo un lungo summit con forze dell’ordine e dirigenti sanitari, si è convenuto che il pubblico dovrà essere necessariamente collocato in aree predefinite e non potranno stare liberamente nei tratti boschivi o di prato. Cinque zone verranno così designate quali “Aree pubblico” per assistere tranquillamente alla gara nel rispetto delle norme e, ovviamente, nel rispetto della manifestazione. Degli steward saranno presenti a presidiare queste zone e ad accertarsi che altri luoghi non predefiniti possano essere presi d’assalto dal pubblico. “Sono contento di questi tavoli di discussione- ha asserito Luca Costantino, organizzatore a capo della CST- perché ho visto quale sia l’attaccamento del territorio verso la corsa. Aci Pavia, nella persona del presidente Marino Scabini e tutti i sindaci del territorio non hanno mai messo in dubbio i permessi rilasciati in precedenza e hanno dato massima collaborazione al fine di riuscire ad avere questo rally. Quello di allestire zone riservate è per noi uno sforzo non preventivato ma ne vale la pena. I pavesi meritano questo e molto altro!”
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