Un trentesimo Rally Città di Schio significativo e non solo per le avverse condizioni meteo ma anche per alcune gustose novità che si sono assaporate nel corso della due giorni vicentina, disputata Venerdì e Sabato scorso, e che hanno visto come protagonisti i portabandiera di Motor Valley Racing Division, spinti da diverse motivazioni.
Dopo ben quattro anni vissuti ad alti livelli nel mondo delle auto storiche, correva l’anno 2017 per l’ultima apparizione tra le moderne, Paolo Nodari ha deciso di farsi un regalo speciale.
Iscritto con il numero dodici sulle fiancate della Skoda Fabia Rally 2 Evo, messa a disposizione da MS Munaretto e condivisa con il figlio Giulio Nodari, il pilota di Gambugliano ha affrontato il primo ballo nella classe regina chiudendo con un buon ottavo assoluto e sesto di classe R5.
Una noia tecnica all’avantreno aveva rallentato il locale sin dalle prime battute, presentandosi al giro di boa al ventottesimo posto della classifica generale, ben lontano dalle posizioni di vertice.
Una volta risolto il problema il passo migliorava nettamente ed infilando un sesto, un ottavo ed un quinto parziale assoluto il pilota della scuderia di Modena recuperava ben sedici posizioni.
“Volevamo provare queste R5” – racconta Nodari – “e dopo svariati anni nello storico, l’ultima volta che ho corso nel moderno era ad un Grifo del 2017, abbiamo così deciso di essere a Schio. Già dai test avevamo capito che sono vetture con le quali devi fare tanti chilometri per poterle prendere davvero in mano. Abbiamo avuto un problema tecnico ai semiassi anteriori e questo ci ha penalizzato per tutto il primo giro, potendo contare soltanto sulla trazione posteriore. Sulle altre abbiamo avuto un buon passo, iniziando a prendere confidenza. Grazie ai partners, ad MS Munaretto per la loro professionalità ed a Motor Valley Racing Division.”
Sulle speciali scledensi si è rivisto, a distanza di oltre un anno dall’ultima apparizione, anche Domenico Erbetta, affiancato dall’immancabile compagno di abitacolo Valerio Silvaggi.
Il pilota di Manfredonia, ritornato alla guida di una trazione anteriore dopo quasi un decennio, si è concesso il debutto sulla Peugeot 208 Rally 4 di MS Munaretto, nell’intento di valutarne l’affinità per quello che potrebbe essere un ritorno a tempo pieno nella prossima stagione.
Il quinto posto di classe R2C, al termine dell’ultima speciale, veniva macchiato da un problema tecnico che, sul trasferimento verso l’ultimo riordino, lo costringeva ad un amaro ritiro.
“La ruggine da togliere era tanta e lo sapevamo” – racconta Erbetta – “quindi abbiamo scelto Schio per capire se questa 208 Rally 4 potrebbe essere una vettura con la quale costruire un futuro. Ci siamo divertiti ed abbiamo cercato di capire come funzionava. È tanto performante ma sul bagnato si fa fatica a scaricare a terra tutti i suoi cavalli, pattina di continuo. Purtroppo, al fine dell’ultima prova, si sono rotte le colonnine dell’anteriore sinistra. Il trasferimento era lunghissimo e, pur avendoci provato, non siamo riusciti ad arrivare fino alla fine. Non avevamo obiettivi di classifica, è vero, ma ritirarsi quando la gara è ormai terminata rode e non poco.”