DEGASPERI VINCE A CASA, SUA LA LEVICO VETRIOLO


Un weekend indimenticabile ed indescrivibile, la coronazione di un lavoro lungo, svolto a testa bassa, ha premiato un Diego Degasperi straripante di gioia.

Il pilota di Trento, dopo aver sognato per tanti anni il ritorno della sua Cronoscalata Levico – Vetriolo – Panarotta, non sono è riuscito nell’intento di chiudere un’assenza lunga vent’anni, lavorando in sinergia con la Scuderia Trentina, ma ha anche posto la sua firma, salendo sul gradino più alto del podio assoluto, nell’evento valevole anche per il Trofeo Francesco Pera.

Partendo dal versante agonistico il pilota di Trento, sempre in gara sull’Osella FA30/GEA, seguita dal Team Faggioli, si faceva già notare nei quartieri nobili della provvisoria assoluta, andando a staccare il secondo parziale in entrambe le prove, chiudendo a 2″25 dalla vetta.

Il portacolori di Vimotorsport, dopo un Sabato conservativo per via di condizioni meteo particolarmente incerte, dava un’energica spallata alla classifica, firmando il miglior tempo in gara 1 ed al tempo stesso rifilando 13″12 a Liber, secondo, e “16”62″ a Golin, terzo.

Al pomeriggio si ripresentava la pioggia, congelando sostanzialmente una classifica che vedeva il pilota di casa, terzo al termine di gara 2, indossare la corona d’alloro più prestigiosa.

Un successo importante anche in chiave di Trofeo Italiano Velocità Montagna, nell’ambito della zona nord, arricchito dal primato nella generale di gruppo E2SS e di classe E2SS3000.

“Le prove si sono svolte in condizioni molto incerte” – racconta Degasperi – “ma siamo riusciti a terminare la prima manche con alcune gocce sul tracciato mentre in prova 2 è arrivato un acquazzone improvviso, in grado di cambiare le carte in tavola. Di buono c’era che avevamo testato entrambe le configurazioni, da asciutto e da bagnato. Alla Domenica la situazione si è ripresentata uguale ed infatti in gara 1 abbiamo montato quattro Pirelli a mescola media, consapevoli del rischi perchè la temperatura dell’asfalto era molto bassa. Non potevamo rischiare di partire con la morbida, in ottica di doverla poi usare anche in gara 2. La nostra scelta ha pagato ed abbiamo staccato un tempo incredibile che ci ha messo al riparo per la seconda salita, quando ha iniziato a diluviare. Grazie a tutto il team, in particolare a Sergio ed a Davide che hanno fatto gli straordinari questa volta. Una vittoria incredibile, indescrivibile.”

Il culmine di un percorso di duro lavoro, per riportare alla luce la salita trentina, con l’aggiunta della classica ciliegina sulla torta, condivisa con tanti concorrenti, poco meno di duecento, che hanno riportato pareri indubbiamente positivi sulla rinascita e sul fronte organizzativo.

“Abbiamo creato un evento mondiale con le risorse di un piccolo team” – aggiunge Degasperi – “perchè organizzare eventi speciali, spazialo se i budget sono faraonici, è facile. Noi siamo piccolini ed abbiamo appena iniziato, creando qualcosa di unico con le nostre possibilità. Stiamo ricevendo complimenti per l’organizzazione su tutti i fronti e spero che questo possa incentivare altri come noi. In Italia abbiamo percorsi bellissimi e sarebbe bello che nascessero nuovi eventi. Lunga vita a Francesco Pera ed altrettanto a tutte le cronoscalate italiane.”