Si svolgerà domenica 25 settembre, con partenza da via Marina, una rievocazione storica delle competizioni che si svolsero a cavallo della seconda guerra mondiale e che videro trionfare l’Alfa Romeo
E’ stata presentata oggi, presso la sede dell’Automobile Club Milano, la rievocazione storica del “Circuito di Milano”, manifestazione riproposta dalla Commissione Sportiva dell’Associazione di corso Venezia a distanza di 80 anni dalla sua prima edizione.
Le caratteristiche, le vetture e i piloti in lizza sono stati illustrati dal presidente dell’AC Milano, Ivan Capelli, dal presidente di Sias Autodromo Nazionale Monza e della Commissione Sportiva AC Milano, Pier Lorenzo Zanchi, e dal componente della Commissione Sportiva AC Milano e organizzatore della manifestazione, Dino Nardiello.
Nel lotto dei partecipanti, che guideranno storiche vetture degli Anni Venti, Trenta e Quaranta, vi sarà lo stesso presidente Capelli che, insieme al vicepresidente AC Milano Marco Coldani, condurrà una Fiat 501 Sport del 1924.
L’edizione 2016 del “Circuito di Milano”, prima rievocazione, si svolgerà domenica 25 settembre con partenza da via Marina e ripercorrerà ampiamente parte dei percorsi che caratterizzarono le tre storiche edizioni che si svolsero nel 1936, nel 1937 e nel 1946 (transitando nei pressi dell’Arena, dell’Arco della Pace e del Castello).
Era il 28 giugno 1936 quando le strade della città di Milano, precisamente i viali adiacenti e interni il Parco Sempione, passando anche dall’Arco della Pace, dall’Arena e dal Castello sforzesco, furono teatro di due appassionanti gare riservate alle vetture fino a 1500 cc. E a quelle oltre 1500. Nella prima si impose Carlo Felice Trossi che precedette Emilio Villoresi, entrambi su Maserati, mentre nella seconda, dove vi fu una griglia con 12 monoposto, si sviluppò un gran duello fra l’Alfa Romeo di Tazio Nuvolari e l’Auto Union di Achille Varzi: vinse il Mantovano Volante ad una media di oltre 97 chilometri all’ora.
Il Circuito di Milano venne riproposto l’anno successivo (anche in considerazione dell’enorme entusiasmo suscitato fra gli appassionati che fecero registrare il tutto esaurito), quando si imposero Eugenio Siena fra le “vetturette” ed ancora Tazio Nuvolari su Alfa Romeo alla media di 103,6 km/h. Dietro di lui altre due vetture del Biscione, condotte dal futuro primo campione mondiale della moderna Formula 1, Giuseppe “Nino” Farina e dallo svizzero Hans Ruesch. Solo quarta l’Auto Union del tedesco Rudolf Hasse.
La terza ed ultima edizione del Circuito di Milano si svolse dopo il secondo conflitto bellico mondiale e si tenne nel 1946 su un tracciato rinnovato. La gara, che prevedeva due batterie e una finale, registrò ancora il predominio dell’Alfa Romeo con tre vittorie conseguite da Achille Varzi, Consalvo Sanesi e Carlo Felice Trossi. Nella gara conclusiva, davanti a circa 100 mila spettatori, si registrò la media più elevata della giornata: quasi 90 km/h.
Anche l’anno successivo si corse sulle strade della città, precisamente nel quartiere Fiera, ma per il primo Gran Premio d’Italia del dopoguerra (l’Autodromo di Monza era ancora inagibile): per la cronaca, fra i 24 partenti si impose Carlo Felice Trossi ancora con una vettura del Biscione.
“Per un giorno, grazie a questa rievocazione, ci tufferemo tutti – io per primo con una storica vettura del ’24 – nell’atmosfera di gare cittadine che erano fondamentali negli Anni Trenta per poter sviluppare le tecnologie e per offrire alle vetture una vetrina per possibili acquirenti”, ha dichiarato il presidente AC Milano, Ivan Capelli. “Tutto era molto diverso rispetto ad oggi: macchine molto pesanti con grandi volanti necessari per sterzare, piloti abbigliati in maniera molto “casual”, spettatori disseminati lungo la pista anche ai limiti delle traiettorie in condizioni di insicurezza oggi impensabili. Un’epoca di grandi piloti – Nuvolari, Varzi, Trossi, Farina, ecc. – che il pubblico amava e seguiva con grande passione e partecipazione”.
“Fra gli obiettivi della Commissione Sportiva AC Milano che abbiamo ricostituito un anno fa”, ha sottolineato il suo presidente Pier Lorenzo Zanchi, “vi era ai primi posti la valorizzazione di AC Milano come organizzatore di gare e di rievocazioni di manifestazioni storiche. Questo Circuito di Milano, di cui ringrazio in particolare Dino Nardiello per l’impegno profuso, è la prima di una nutrita serie di iniziative che offriremo agli appassionati certi di incontrare il loro apprezzamento.”