Alex Fontana:
“Pensavo di averle passate ormai tutte ma una cosa così, sinceramente non mi era mai successa. Sono allibito. Con il team ART Grand Prix avevamo la possibilità di portare a casa un risultato importante, ma ancora una volta per un’inezia ci siamo ritrovati ad avere un week-end in salita. Nelle prove libere avevamo stravolto la macchina ed eravamo velocissimi. In qualifica la vettura era ancora più performante. Ero stato avvisato via radio di aver colto il miglior tempo assoluto nel primo settore e il miglior personale nel secondo. Sapevo di avere la pole in tasca quando ho visto la bandiera rossa esposta all’ultima curva. Non credevo ai miei occhi. Per fortuna avevo l’interfono spento perché stavolta qualche imprecazione mi è scappata. In gara come prevedibile non ho potuto far molto, vista la configurazione del circuito e malgrado il buon set-up della vettura. Ora abbiamo una pausa di quasi un mese durante la quale trascorrerò qualche giorno a Lugano prima di tornare in pista a Spa-Francorchamps a fine agosto.”
Sembrava poter essere la volta buona in Ungheria per portare a casa un risultato di grande prestigio che avrebbe cambiato l’andamento della stagione di Alex Fontana. Ma ancora una volta il ticinese del Lotus Formula 1 Junior Team non ha avuto la fortuna dalla sua parte. Come spesso accade nel motorsport, tutto avviene in pochi secondi. Una decina in questo caso, che hanno impedito ad Alex di conquistare la pole position in qualifica. Fontana infatti, dopo aver ottenuto il secondo tempo nelle prove libere di venerdì, sabato mattina aveva realizzato il record assoluto nel primo settore ed il personale nel secondo intertempo, ma quando stava percorrendo l’ultima curva il ticinese si è visto sventolare davanti la bandiera rossa. Una vera disdetta perché sarebbero bastati 200 metri all’elvetico per battere il tempo fatto dal poleman Richie Stanaway, ottenuto non più di cinque secondi dopo l’uscita di pista del compagno Alfonso Celis, che ha interrotto di fatto le qualifiche. Tornato quindi ai box, Fontana ha cercato nei tre minuti restanti di recuperare dall’undicesima posizione in cui si trovava, chiudendo con l’ottavo tempo, ma soprattutto il record nel terzo settore, nonostante gli pneumatici usati. In gara poi come era ampiamente prevedibile non c’è stata molta possibilità di sorpasso dato che la pista di Budapest è paragonabile a quella di Monte Carlo quanto a chance di sopravanzare gli avversari. Alex ha poi scelto la traiettoria interna alla prima curva, trovandosi le altre vetture incolonnate, venendo sfilato all’esterno da altri piloti, senza poter fare niente per reagire. Alla resa dei conti prestazioni da capogiro in qualifica che rendono ancora più amari il quattordicesimo posto ed il tredicesimo colti rispettivamente in gara 1 e gara 2.