Bautista nella top ten in Repubblica Ceca

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Si è concluso con la decima posizione sul traguardo un Gran Premio della Repubblica Ceca iniziato decisamente in salita per Alvaro Bautista e il Team GO&FUN Honda Gresini.
Lo spagnolo, afflitto dalla mancanza di grip al posteriore sin dall’inizio del fine settimana, ha effettuato una buona partenza dalla quinta fila e si è ritrovato decimo al settimo giro, posizione che ha mantenuto fino alla fine senza la possibilità di avvicinare il gruppo di piloti davanti a sé:
“In gara ho potuto recuperare qualche posizione, ma non sono contento del feeling che ho avuto con la moto: ho accusato gli stessi problemi avuti durante tutto il weekend, non riesco di fatto a sentire il contatto tra la ruota posteriore e l’asfalto e in queste condizioni è stato difficile guidare. Ho fatto una buona partenza, ma poco dopo alcuni piloti mi hanno superato perché potevano entrare in curva più velocemente, mentre io non ero in grado a causa della mancanza di grip al posteriore. Successivamente ho recuperato quelle posizioni, ma non ho potuto fare molto di più. Peccato, purtroppo in questo momento siamo molto in difficoltà e non riusciamo più a trovare il buon feeling delle prime gare della stagione. Dovremo lavorare tanto in vista delle prossime gare per trovare qualcosa che ci consenta di avere più aderenza”.
Il suo compagno di squadra, Scott Redding, ha affrontato una gara non facile dopo i problemi incontrati ieri in qualifica e la caduta nel Warm Up di questa mattina: il rookie inglese ha comunque riacquistato fiducia e ha lottato per tutta la gara conquistando un 11° posto importante per la classifica, superando nel finale la Ducati di Michele Pirro. Per Scott, ancora una volta prima Honda RCV1000R sotto la bandiera a scacchi, si tratta del decimo piazzamento a punti su undici gare disputate finora:
“Tutto sommato sono contento della mia gara, anche se è stata dura: questa mattina sono caduto nel Warm Up e non mi sentivo a mio agio sulla moto con le basse temperature, poi però in gara è tornato il feeling, anche se ci è voluto qualche giro. Purtroppo sono rimasto dietro a Pirro per quasi tutta la gara: ciò mi ha impedito di sfruttare qualche decimo che sentivo di avere in tasca e così Aoyama si è avvicinato a noi. A quel punto, nelle fasi finali ho provato ad attaccare Pirro perché sapevo che se fossi riuscito a superarlo sarei rimasto davanti a lui. Come ho detto, alla fine sono contento di com’è andata, anche se sarebbe stato bello stare più vicino ai piloti davanti a me”.

Fonte: motogp.com