Blancpain 2018 a Monza: va ad Audi la gara di “sportellate” con Mercedes


Di Maurizio Quarta

Il primo grande evento del calendario monzese, che inaugura anche la serie Endurance del Blancpain, registra un buon successo di pubblico, in aumento rispetto allo scorso anno, grazie anche alla conferma dell’abbinata con il Supertrofeo Lamborghini (vedi articolo a parte).

Diversi gli elementi che contribuiscono ogni anno a confermare il successo della serie nata nel 2011, di fatto integrando i vecchi campionati FIA GT e FIA GT1.
In primis, in un contesto in cui a molte serie manca l’ossigeno, il sempre elevato numero di partecipanti, piloti, team e case automobilistiche.

54 vetture al via in rappresentanza di dodici costruttori: Ferrari, Lamborghini, Audi, Mercedes, Porsche, BMW, Lexus, McLaren, Nissan, Aston Martin, Bentley, Jaguar.

Per gli amanti del dettaglio, il parco partenti era quest’anno costituito da tredici Mercedes AMG, nove Lamborghini – otto Huracan e una Gallardo, sette Ferrari 488, sette Audi R8 LMS, tre Aston Martin V12 Vantage, tre Bentley Continental, tre BMW M6, due McLaren 650 S, due Lexus RC F, due Nissan Gt-R Nismo, due Porsche 911 e una Emil Frey G3 Jaguar.

Dei 158 piloti al via, 20 sono italiani, in calo rispetto allo scorso anno: tra i nomi più noti, Bortolotti, Marciello, Gianmaria, il campione del mondo GT 2017 Alessandro Pier Guidi e il grande Giancarlo Fisichella. Da notare la presenza, sulla Mercedes AMG numero 44 dello Strakka Racing di Adrien Tambay, figlio di quel Patrick che arrivò a sfiorare il Mondiale di F1 con la Ferrari.

Altro elemento di grande richiamo: l’assoluta incertezza delle gare, favorita anche dall’l’applicazione dei principi del BoP (Balance of Performance) che prevedono una serie di penalizzazioni tecniche mirate ad una sostanziale equiparazione delle vetture, al fine di evitare la presenza di una o due case dominanti. Per dare un’idea di come venga applicato, basti pensare che la Lamborghini quarta arrivata era penalizzata da ben 15 kg di zavorra. Il risultato sono gare estremamente combattute, dove è difficile rifiatare, anche per il pubblico, e dove sono unfatto comune le “sportellate” di antica memoria, le “spintine” in appoggio al posteriore della vettura che precede e trenini, anche lunghi, di vetture incollate l’una all’altra.

Ad aumentare l’adrenalina, la partenza lanciata.

La lotta per la vittoria è vissuta, praticamente dai primi giri, sul confronto spesso aspro e al limite del regolamento, con tanto di sanzioni da parte dei commissari, tra l’Audi numero 1 del Belgian Club Team e la Mercedes AMG numero 43 dello Strakka Racing, con Vanthoor e Goetz.
Al termine, prevale l’Audi, davanti a due Mercedes (terza la numero 4 del team Black Falcon) e a una Lamborghini … cui non è servito il doppio alettone (guardare la foto per credere!).