Il cammino di Tito Rabat verso il titolo mondiale Moto2™

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Il cammino di Tito Rabat verso il titolo mondiale Moto2™
La vera scintilla in TIto Rabat è scoccata l’anno scorso, quando il pilota di Barcellona ha acquistito una consapevolezza delle proprie capacitá (fino a quel momento rimaste per lo piú celate) tale da esplodere in un’annata di successi in un cui ha recitato il ruolo di ‘terzo incomodo’ tra l’inglese Scott Redding e il suo compagno di squadra Pol Espargaró, vincitore poi del titolo 2013.

A cavallo dell’inverno, compie una scelta coraggiosa: passare ai rivali del team Marc VDS Racing per guidare una Kalex ultra competitiva. Nei test invernali va forte e si presenta ai nastri di partenza come l’uomo da battere. Tito (come lo conoscono tutti nel Paddock) non delude le attese e, nella prima gara in Qatar, conquista subito un doppietta pole-vittoria, ottenuta in volata davanti al neo compagno di squadra Mika Kallio e allo svizzero Thomas Luthi, sul podio dopo la squalifica di Takaaki Nakagami per l’irregolaritá del filtro dell’aria.

Quello col finlandese si preannuncia come la vera sfida della classe intermedia, che si protrarrá per tutto il corso della stagione. Ma il duello non si restringe solo ai due team-mate della struttura di Marc van der Straten: i piloti scoprono ben presto la ‘sorpresa’ di Maverick Viñales. Il giovanissimo Campione della categoria cadetta vince in Texas alla sua seconda apparizione da rookie, con Rabat secondo al traguardo a 4”, nonostante la pole position del sabato.

Si va in Argentina, nuova tappa del calendario: dopo le libere incolori, Rabat risorge in qualifica e alla domenica conquista una vittoria netta e senza appelli, tenendo a debita distanza gli avversari. Il rientro in Europa non è dei migliori, perchè alla vigilia di Jerez Tito avrebbe sperato in qualcosa di piú: stavolta la doppietta pole-vittoria è ad appannaggio di Mika Kallio, con Rabat che conclude quarto, giú dal podio per la prima volta in stagione.

Il finlandese ci prende gusto e si ripete anche a Le Mans due settimane piú tardi regalando al team Marc VDS Racing la quarta vittoria in cinque gare e pareggiando il computo dei successi con Rabat: il vantaggio di Tito si riduce a sole 7 lunghezze. Lo spagnolo recepisce il campanello d’allarme e nei due appuntamenti successivi, al Mugello e circuito di Barcelona-Catalunya, centra il grande slam: vittoria, pole position e giro veloce. Allunga su nuovamente su Kallio, che rimane giú dal podio in entrambi i round.

Nuova pole in Olanda, ma in gara è tutt’altra storia: il meto di Assen tradisce il pilota di Barcellona nel giro di allineamento, tanto da far rimandare la partenza della classe intermedia: ma anche la corsa si scopre proibitiva e sotto l’acqua vince Anthony West, ponendo fine a un digiuno che durava da oltre 11 anni; l’ottavo posto finale è il peggior piazzamento di Rabat. Anche in Germania, il pilota del Marc VDS Racing si ferma alle porte del podio. Arriva la pausa estiva e con essa una buona notizia per lo spagnolo: Rabat rinnova con il team anche per la stagione 2015, potendo così concentrarsi sulla seconda parte del Campionato.

Il rientro alla corse non è dei piú felici, perchè Mika Kallio vive a Indianapolis il suo weekend perfetto, con pole e vittoria. Ma Tito, ancora una volta giú dal podio, si rifá appena sette giorni dopo: all’Automotodrom di Brno infatti, restituisce il favore al finlandese, ripagandolo con la sua stessa moneta. Galvanizzato dalla vittoria, il pilota di Barcellona infila anche altri due successi consecutivi, in quel di Silverstone e Misano che, oltre all’allungo in Campionato, rappresentano uno schiaffo psicologico per Mika Kallio, superato nella seconda parte di gara mentre era al comando in entrambe le occasioni.

Ad Aragón è nuovamente Maverick Viñales, prossimo al passaggio in Suzuki in MotoGP, a rubare la scena ai due rivali, monopolizzando il weekend e conquistando il titolo di ‘Rookie-of-the-Year’ con numeri da capogiro. Nel frattempo il team belga mette sotto contratto il fratello minore di Marquez, Alex, che diverrá pertanto compagno di squadra di Rabat nel 2015 al posto del finalndese, che a sua volta firma per Italtrans. Il Gran Premio del Giappone vede lo spagnolo amministrare il vantaggio con un discreto terzo posto.

In Australia Tito ha la prima possibilitá di giocarsi il titolo, ma ancora una volta deve fare i conti con Viñales: il rookie gli ruba la scena e incamera la seconda vittoria consecutiva; il successo peró lo esclude matematicamente dalla lotta per il titolo. Rabat peró sale sul terzo gradino del podio e guadagna altri punti preziosi su Kallio, che gli arriva subito dietro. A Sepang, non fallisce il suo secondo match-point e con una gara intelligente, conclude nuovamente terzo e si laurea matematicamente Campione del Mondo con una gara d’anticipo.