Dopo la lunga pausa estiva riparte la Formula 1 e come da tradizione i motori si riaccendono al Circuit de Spa-Francorchamps, sede dal 24 al 26 agosto del GP Belgio, 13° appuntamento del Mondiale 2018.
Immersa nelle colline delle Ardenne, è unanimemente considerata la pista più completa del Campionato del Mondo per la combinazione di curve veloci, curve cieche, cambi di pendenza e rettilinei interminabili.
La Formula 1 vi torna per la cinquantunesima volta ma nel corso degli anni il tracciato è molto cambiato: dal 2007 misura 7.004 metri, valore che lo rende il più lungo del Mondiale. Contraddistinto da 19 curve, vanta però solo 4 frenate caratterizzate da elevatissime energie.
Il raffreddamento degli impianti frenanti è assicurato dalla presenza di curvoni veloci come l’Eau Rouge e il Blanchimont in cui i freni non sono minimamente coinvolti. Un’incognita è invece rappresentata dal meteo: l’anno scorso in gara la temperatura dell’aria toccò i 24 gradi mentre nel 2014 non superò i 16 gradi.
Secondo i tecnici Brembo, che hanno classificato le 21 piste del Mondiale, il Circuit de Spa-Franchorchamps rientra nella categoria dei circuiti poco impegnativi per i freni.
L’impegno dei freni durante il GP
Pur essendo una pista lunghissima i freni sono usati appena 8 volte al giro, come a Barcellona che però è più corto di 2,3 km. Oltre tutto sulla pista belga 2 delle 8 frenate durano meno di un secondo. Ciò spiega perché ogni giro i freni siano usati per meno di 13 secondi: i freni entrano in funzione solo nel 13 per cento della gara.
La decelerazione media sul giro è di 4 g: ad abbassare la media sono le frenate dei settori 2 e 3, con l’eccezione della chicane nel punto che un tempo era chiamato Bus Stop (curva 18).
Tutto ciò naturalmente si traduce in un’energia dissipata in frenata da ogni vettura durante l’intero GP inferiore ad altri tracciati: i 135 kWh sono poco più della metà dell’Hungaroring. Questo valore equivale al consumo giornaliero di 9 vasche idromassaggio (spa tub) di medie dimensioni.
Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico totale sul pedale del freno di 41 tonnellate. Pur inferiore ad altri GP è comunque uno sforzo non da poco perché equivale a quasi 5 quintali e mezzo per ogni minuto di gara.
Le frenate più impegnative
Delle 8 frenate del Circuit de Spa-Francorchamps 4 sono classificate come impegnative per i freni, 2 sono di media difficoltà e le 2 restanti sono light.
La più dura per l’impianto frenante è la curva 5: le monoposto vi arrivano a 311 km/h e scendono a 168 km/h in soli 89 metri. Ai piloti di Formula 1 basta frenare per 1,60 secondi ma devono applicare una forza di 137 kg sul pedale del freno ed affrontano una decelerazione di 4,6 g.
Infografica: http://www.brembo.com/it/PublishingImages/company/news/formula-1-spa-2017-freni-brembo/13_belgio.gif
Notevole è anche la frenata alla curva 18 perché le monoposto perdono oltre 200 km/h, passando da 300 km/h a 80 km/h in 2,45 secondi e 130 metri. Elevato è lo sforzo per i piloti: 142 kg di carico sul pedale e 4,6 g di decelerazione.
Prestazioni Brembo
Le monoposto con freni Brembo hanno vinto 24 delle 41 edizioni del GP del Belgio a cui hanno preso parte. La Ferrari non vince qui dal 2009 ma resta la scuderia più vittoriosa con Brembo con 11 successi, 4 dei quali colti da Michael Schumacher che ha trionfato anche 2 volte con la Benetton.