L’ex Trofeo Rally Terra, oggi Campionato Italiano Rally Terra, sta per riaprire i battenti e lo farà ripartendo da alcune certezze, come per esempio, quella di rivedere ai nastri di partenza il campione in carica Daniele Ceccoli.
Il sammarinese non voleva mancare all’appuntamento e così alla fine è riuscito a mettere in piedi un programma, almeno sulla carta, di tutto rispetto. Dunque occhi puntati su di lui, anche perché il titolo è cucito sulla sua tuta e poi perché proprio nell’ultima stagione ha dimostrato una grande capacità di mettere a frutto tutto questo, grazie a tanta esperienza acquisita nel corso della sua carriera sportiva, quasi interamente fatta di prove speciali con fondo sterrato. Insomma tanta voglia di riprovarci, anche se c’è la consapevolezza che la strada sarà dura, conseguenza di una concorrenza che si è ulteriormente attrezzata e non vorrà fallire l’obiettivo. Così abbiamo incontrato Daniele Ceccoli, proprio per capire meglio il suo punto di vista ed allargare ad altri temi quella che poi è diventata una piacevole chiacchierata.
Daniele, prepararsi all’imminente stagione, con in tasca l’ultimo titolo vinto. Beh, dovrebbe regalare belle sensazioni ed anche una certa consapevolezza…
Si, certo, belle sensazioni, ma anche una sorta di preoccupazione perché, in quanto detentori del titolo, tutti si aspettano qualcosa in più, a partire dal mio sponsor, ma anche dal mio team manager. Però abbiamo tutte le carte in regola per riconfermarci e dunque non vediamo l’ora di partire.
Dunque avrai tutti gli occhi puntati addosso, l’indiziato numero uno per questa stagione: un motivo in più per caricarti o piuttosto nella tua testa si può creare una sorta di alta tensione?
No, no. Sicuramente più carica che tensione. Devo dire che sono anche abbastanza abituato a questo tipo di tensioni, anche se un filo di apprensione c’è, perché non abbiamo ancora provato la nuova macchina, è una R5 e dunque nuova per me e poi faremo i test due giorni prima della gara e allora non so a cosa vado incontro.
Allora andiamo a scoprire nei dettagli il vostro programma 2017.
Beh, partiremo con il Liburna Terra. Certamente abbiamo in programma le prime tre gare, più una opzione per le altre tre, naturalmente in funzione del campionato come si presenterà a metà stagione, dopo l’Adriatico. Saremo in gara con una Ford Fiesta R5 del Team D-Max, gommata Michelin. Poi un’altra novità riguarderà la scuderia, infatti correremo con i colori della scuderia Porto Cervo. Insomma una stagione per me tutta nuova.
La terra per te è un piacere, una passione che poi ti ha fatto diventare uno specialista. E l’asfalto?
L’asfalto è un punto interrogativo. Ho molto meno esperienza e dunque non sono veloce come sulla terra. Quando corro sulla terra ho delle sensazioni molto belle e del resto qui a San Marino siamo nati con la terra, sugli sterrati. Il rally per me è sullo sterrato. Però non nascondo che un giorno mi piacerebbe vedere, in condizioni ottimali, auto e gomme, dove poter arrivare sull’asfalto.
Un riconoscimento importante, il terra diventa tricolore, segno che è stato fatto un buon lavoro. Un tuo pensiero sul neonato tricolore.
Negli ultimi anni è stato realizzato un bel format, con gare belle, non tanto lunghe guardando così ai costi, gare anche famose come il Costa Smeralda e poi è arrivata la titolazione di quest’anno che, penso, farà aumentare i pretendenti alla vittoria. Comunque anche lo scorso anno c’è stato un bel parco partenti.
Piccoli segreti di Daniele Ceccoli: quale è il segreto per andare forte sulla terra?
Mah, secondo me, guidare sulla terra è prima di tutto un fatto istintivo, a differenza dell’asfalto che richiede una guida molto più dettagliata. Diciamo che guidare su terra è più un fattore che scopri nel DNA…
C’è molto fermento per la stagione che sta per partire, con il Liburna Terra dietro l’angolo. Chi temi, se hai già in mente qualche nome? Come va gestito il campionato? Tanta velocità, tattica, o altro ancora?
Mah, io penso alla mia gara e magari fare come lo scorso anno, quando ho subito forzato la mano. Visto però che ho la macchina nuova e le gomme nuove, dobbiamo fare un po’ di apprendistato al Liburna, senza partire subito al limite e cercare poi di giocarci tutto all’Adriatico e a San Marino, considerato che sono rally con il coefficiente maggiorato e poi per me sono le gare che più conosco. Per quanto riguarda gli avversari, penso che saranno di nuovo della partita i giovani Marchioro e Dalmazzini con un anno in più di esperienza, dunque saranno ancora più competitivi; poi ci sarà Luca Hoelbling con la Skoda e già questi sono ottimi avversari, senza contare che altri pretendenti arriveranno.
Si, probabilmente altri equipaggi forti e motivati arriveranno. Non ce ne voglia il campione in carica Ceccoli, questo vorrà dire ulteriore spettacolo e divertimento per i partecipanti e per gli spettatori appassionati che sono pronti ad arricchire con la loro presenza i rally in programma. Si, c’è tanta curiosità e alla prima del Liburna le carte in tavola dovranno necessariamente scendere sul tavolo. A quel punto sapremo quanti giocatori ci saranno.