Il capoluogo dello stato dell’Indiana ha una grande fama nel mondo dei motori, dovuta alla sua International Speedway soprannominata “The Brickyard”, dove ogni anno a fine maggio si disputa la 500 Miglia per le auto della categoria IndyCar. Dal 2008 le imponenti strutture dell’ovale di Indianapolis ospitano anche la gara MotoGP, che si svolge su una parte del tracciato sopraelevato, raccordato con una serie di lente e tortuose curve situate all’interno dello stesso. Quest’anno la parte interna del circuito è stata riasfaltata e sono state apportate alcune leggere modifiche alle curve 3, 4, 7, 15 e 16 che hanno ridotto la lunghezza del giro a 4,170 km.
Dopo l’ultimo round in Germania ci sono state alcune importanti novità in casa Ducati: Andrea Dovizioso ha rinnovato il suo contratto con il Ducati Team per altri due anni, mentre invece Cal Crutchlow lascerà la squadra italiana alla fine della stagione.
Andrea Dovizioso è salito sul podio a Indianapolis soltanto una volta, con un terzo posto nel 2012: “Indianapolis è una pista un po’ particolare ma quest’anno l’asfalto è stato rifatto e quindi sarà interessante vedere come si comportano ora le moto. E’ un tracciato complicato per tutti: nel passato non ho mai avuto molta fortuna qui, e sono riuscito a salire sul podio solo nel 2012. Quest’anno è difficile pensare di poter lottare per il podio, ma in ogni caso mi trovo al quarto posto in classifica generale e quindi continuerò a dare il massimo per mantenere la mia posizione.”
Nelle sue tre partecipazioni alla gara americana, Crutchlow ha ottenuto come miglior risultato il quinto posto nel 2013: “Il mio approccio per la gara di Indy è sempre il solito: cercare di dare il massimo per ottenere il migliore risultato. Lo scorso anno ho ottenuto un buon quinto posto dopo aver lottato con Rossi e Bautista, ma quest’anno credo che sarà una pista abbastanza difficile per noi, soprattutto nelle ultime curve che ritornano su se stesse. Il sottosterzo ci ha creato parecchi problemi in Germania e quindi dovremo impegnarci molto per migliorare.”
Fonte: motogp.com