Due Ferrari in prima fila, ovvero … il sogno imperfetto e lo spettro del 1994 …

Suissemotorsport di Maurizio Quarta

Due Ferrari in prima fila a Monza è uno dei desideri proibiti di qualsiasi tifoso e di qualsiasi organizzatore: avvenne l’ultima volta nel 2000, con Schumacher e Barrichello nell’ordine, e prima ancora nel 1994 con Alesi e Berger.

Quello del 2000 fu il sogno perfetto: pole di Schumi, vittoria in gara e vittoria finale nel campionato; quello del 1994 lo fu un po’ meno: vittoria finale di Damon Hill, con secondo posto di Berger, e Ferrari già fuori dai giochi per il campionato.

Monza 2018: pole e record storico per Kimi Raikkonen, davanti a Vettel. Come a dire che il sogno perfetto inizia male … almeno nell’economia del campionato.

In conferenza stampa l’aria che traspira dal team Ferrari non è certamente delle migliori, anche e soprattutto alla luce della querelle sul secondo pilota per la prossima stagione. Raikkonen che commenta laconico “non potrebbe” esserci posto migliore della pole position” e che si lascia sfuggire un “speriamo che domani tutto vada liscio e che si chiuda nelle stesse posizioni”.

Con un Vettel “non del tutto felice per il tentativo finale” e che sul gioco delle scie commenta solamente “a Monza è sempre così”.  E che glissa un po’ imbarazzato quando gli viene chiesto di commentare la sua frase in radio “ne discuteremo dopo”: “chiaramente non ero felice, ma non dirò perché”.

Dove ha perso Vettel? “Onestamente, non è stato un giro pulito. Gli altri giri sono stati migliori … ho perso qualcosa alla prima chicane, alla seconda, alle curve di Lesmo, un pochino dovunque. L’ultimo settore era OK, ma non fantastico. Un buon giro, ma non abbastanza. Meglio secondo che terzo, ma non abbastanza”.

Alla fine è stato tutto un teatrino di DICO E NON DICO: “questa settimana il trenino era previsto per Kimi. Semplice!”. “Sarà permesso a Kimi di vincere? Se parte dalla pole, penso che gli sia permesso vincere. E’ una corsa lunga. Logicamente lui vuole vincere, io voglio vincere. Speriamo vinca uno di noi due”.

Tutti sono curiosi di sapere cosa succederà alla prima chicane e se ci saranno ordini di scuderia. Le risposte dei ferraristi restano nel mondo del politicamente corretto: “si tenta sempre di uscire davanti … con il compagno di squadra non puoi permetterti di toccare o di essere toccato”, “non penso che qualcuno voglia deliberatamente correre il rischio di danneggiare stupidamente la propria vettura e quella di qualcun altro”.

Logica (di campionato) vorrebbe Raikkonen primo in prima chicane, con Vettel a ruota, pronto a dare strada al tedesco alla prima occasione utile e a fare da tappo alle Mercedes.

Il problema è che su tutto incombe l’ombra di Charles Leclerc, che certamente altera gli equilibri psicologici della squadra, specie quelli di Raikkonen che potrebbe sentirsi parzialmente “disobbligato” nei confronti della squadra e del suo capitano. Tutto da immaginare e da vedere …

Musi lunghi e fantasmi, nulla hanno però potuto togliere ad un momento di grande emozione collettiva: è stato infatti Mick Schumacher a consegnare a Kimi Raikkonen il Pole Position Award del GP d’Italia, fatto che ha commosso molti dei presenti in pit lane.

Foto di Maurizio Quarta