L’ennesima doppietta Mercedes nel ritorno della Formula 1 in Messico. Sul gradino più alto del podio del circuito dedicato ai fratelli Rodriguez è salito Nico Rosberg che dalla pole position ha dominato la corsa davanti al campione del mondo Lewis Hamilton. Niente da fare per gli avversari. Il loro Gran Premio ha visto primeggiare Vallteri Bottas con la Williams, terzo al traguardo davanti a Daniil Kvyat con la Red Bull. Quinto posto per l’altra Red Bull di Daniel Ricciardo, che precede Felipe Massa, Nico Hulkenberg, l’idolo di casa Sergio Perez, Max Verstappen e Romain Grosjean.
Assenti all’arrivo le Ferrari, protagoniste di un Gran Premio da dimenticare. Un disastro fin dalla partenza con Sebastian Vettel subito costretto al rientro ai box per la foratura della gomma posteriore dopo un contatto con Daniel Ricciardo. Gara in salita per il pilota tedesco della Ferrari che riesce a recuperare prima di finire in testa coda. Al 52° passaggio l’epilogo della sua corsa contro le barriere. Una giornata da dimenticare anche se Vettel è stato l’unico a girare sui tempi delle Mercedes.
Per Kimi Raikkonen il Gran Premio si era concluso già da tempo dopo l’ennesimo duello con Bottas finito male per il ferrarista, con uscita di pista e rottura della sospensione. Raikkonen, partito dalle retrovie dello schieramento per la sostituzione di cambio e motore, era riuscito a risalire fino all’incidente con Bottas.
Dopo questa giornata nera, Vettel ha perso il secondo posto della classifica del Mondiale, superato dal vincitore della gara Nico Rosberg. Ma l’obiettivo è ancora alla portata del ferrarista a condizione che dalla prossima settimana in Brasile inizi il non facile recupero.
Un obiettivo al quale punta ancora il Team principal della Ferrari Maurizio Arrivabene: “In questa stagione eravamo già riusciti a toccare il cielo, stavolta abbiamo toccato il fondo. Ma quella di oggi è una lezione di umiltà di cui fare tesoro e che penso servirà ad unire ancora di più la squadra e rafforzare il carattere di tutti noi. Avevo già visto ieri come questa squadra sa reagire, quando c’era stato bisogno di sostituire motore e cambio in tempi record. Oggi non dobbiamo puntare il dito contro nessuno, siamo un team, si vince e si perde insieme. Ho solo un po’ di rammarico perché il nostro passo gara era veramente buono, ma le corse sono fatte così e ci sono anche le giornate storte. Questo però non cambia i nostri obiettivi, visto che la matematica dà ancora a Seb la possibilità di scavalcare Rosberg in classifica e a Kimi di fare la stessa cosa con Bottas”.
Dopo il ritiro, Vettel non ha incolpato nessuno per l’incidente al via del Gran Premio: “Sono partito male e, ovviamente, dopo il contatto con Daniel ero molto arrabbiato, ma alla fine penso che non ci sia nessuno da biasimare. Chiaramente non ha potuto evitare di colpirmi perché era troppo veloce per la traiettoria che aveva scelto, ma sono cose che accadono. Queste sono le corse, anche se ovviamente è doloroso quando accade alla prima curva e devi ripartire dal fondo. Praticamente la gara si è persa lì. Speravo in una safety car prima, ma non c’è stata. Ho cercato di rimontare, ma i miei due errori non hanno aiutato. L’ultimo ovviamente ha messo fine alla mia corsa, non ne sono fiero. La macchina in generale andava bene, eravamo veloci, il ritmo era promettente ed eravamo molto vicini alla Mercedes, probabilmente più vicino di quanto non fossimo da un po’ di tempo. Ho provato di tutto, forzando pur di rimontare. E probabilmente l’aver forzato un po’ troppo spiega l’errore che ho fatto”.
Kimi Raikkonen ha parlato dell’incidente con Bottas che ha compromesso la sua gara e del fine settimana messicano: “Partiamo dall’incidente con Bottas, ci sono sempre due modi diversi di vedere le cose, ognuno può avere il proprio punto di vista, ma ad essere onesti non mi aspettavo che finisse in maniera molto diversa. Le corse sono così, ma potevo immaginare che potesse accadere dopo la Russia. Non so se lo abbia fatto di proposito, ognuno è libero di pensarla come vuole, ma il risultato finale non cambia e non cambierà niente per me in futuro. Ovviamente abbiamo avuto un weekend piuttosto deludente, siamo stati sfortunati sotto molti aspetti e questo non è certo il massimo per noi, ma rimaniamo una squadra forte. E’ andata male sia a me che a Sebastian, ma sono cose che succedono. Come squadra non abbiamo perso nulla, usciamo da un weekend piuttosto difficile ma sono sicuro che nelle prossime due gare torneremo forti e cercheremo di finire la stagione in crescendo”.
(gianni cattaneo)