Gianni Morbidelli deluso nella difficile trasferta spagnola del TCR

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A Valencia la Honda WestCoast Racing ha messo in mostra grande tenacia durante un fine settimana molto frustrante sul Circuito Ricardo Tormo; Gianni Morbidelli ha in qualche modo rimediato in “zona-Cesarini” un podio pur dovendo affrontare la quinta e sesta gara del campionato TCR International Series con una zavorra fuori dall’ordinario: 65 kg tra peso per i risultati della Cina (30 kg) e Balance of Performance (35 kg) entrato in vigore prima della Spagna. Un tipico superlavoro ha fatto fare notte fonda allo staff dei meccanici WestCoast Racing per mettere in piena forma le Honda Civic TCR. Le speranze erano che la loro sconfinata dedizione, che trova pochi uguali nel paddock TCR, in qualche modo riuscisse a mitigare gli effetti negativi dell’aumento di peso, concedendo ai piloti una chance di battersi ancora per il podio. Purtroppo non c’era preparazione che tenga per prevenire il problema al motore che è venuto a galla dopo la sessione di libere del sabato sulla vettura di Morbidelli, ma il team WestCoast Racing non si è perso d’animo e con appena pochi secondi all’apertura della pitlane per le qualifiche lo ha risolto, permettendo all’italiano di qualificarsi decimo, quindi con la sicurezza di partire in pole sulla griglia invertita della seconda corsa. A seguire, un’altra nottata di intenso lavoro precedeva le gare, ma per le Honda Civic, con il peso supplementare, le aspettative per la domenica erano scarse.

Morbidelli ha concluso gara uno ottavo, mentre i compagni Kevin Gleason e Igor Skuz hanno finito 11. e 15. Che il gruppetto delle Honda fosse fino ad otto decimi al giro più lento della concorrenza meglio attrezzata dice molto e non c’erano troppe speranze che la pole sulla griglia invertita di Morbidelli potesse trasformarsi in una nuova vittoria nella sesta gara: infatti dopo la vittoria di Pepe Oriola ha prevalso ancora una Seat Leon, quella di Stefano Comini. Nella gara finale del weekend non sono mancati gli episodi controversi, con la vettura di Morbidelli danneggiata davanti per una collisione alla partenza che ha fatto anche intervenire la safety-car e protagonista (dopo aver sostato per una foratura alla gomma anteriore destra) di una rimonta conclusa in pista al quarto posto davanti al collega Gleason. L’ex-pilota di Formula 1 pesarese, leader del campionato TCR prima della Spagna, ha avuto poi la sola fortuna del weekend a gara finita salendo al terzo posto dopo una penalità inflitta ad un rivale che aveva concluso a podio, il che gli ha per lo meno permesso di limitare i danni in campionato, in cui adesso è terzo a cinque punti dal leader svizzero Comini.

L’OPINIONE DI GIANNI SU VALENCIA

“Sono molto deluso di Valencia: qui purtroppo eravamo da nono, decimo posto come performance a causa dei 65 chili di peso che avevo a bordo. Nella seconda corsa ho terminato più avanti per circostanze fortuite, per la safety-car e per qualche errore degli avversari, ma senza quegli episodi avrei concluso come in gara uno nonostante la partenza in prima fila. E questo perché il sistema in vigore una macchina come la Honda, vincente nella trasferta precedente, una gara dopo la vuole penalizzare fino a farne un’auto da decimo posto, il che non mi pare sportivamente bello. Con 65 kg era difficile anche partire e infatti mi sono trovato a sandwich tra la Opel e la Seat nell’incidente al via. L’unica cosa di cui sono veramente orgoglioso è il team ed i suoi ragazzi, che in Spagna hanno lavorato ogni notte fino alle tre per aiutarmi a fare bene in pista”.