Con la sesta vittoria del 2015, il maiorchino rosicchia punti preziosi a Rossi in classifica. E Marquez cade ancora…
La posta in palio si fa sempre più interessante! Il Gran Premio Movistar de Aragon 2015 ha espresso i suoi verdetti, celebrando sul podio i tre grandi protagonisti di questa domenica. Soprattutto ha stravolto completamente lo scenario che ci aveva consegnato, due settimane or sono, il precedente round di Misano Adriatico.
A sorridere oggi è soprattutto Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha MotoGP): il maiorchino scatta benissimo al via salutando ben presto la compagnia, senza neanche la pressione del poleman Marc Marquez (Repsol Honda) che si autoelimina al secondo giro. In modalità “squalo”, Lorenzo si aggiudica la vittoria a mani basse, in totale solitaria, amministrando il margine grazie alla bagarre che impazza alle sue spalle.
Per “Por Fuera” si tratta del sesto sigillo stagionale (nessuno ha vinto così tanto in questo 2015) che gli consente di accorciare le distanze in classifica dal suo compagno di squadra e rivale per il titolo iridato, Valentino Rossi. Il pesarese si è dovuto accontentare quest’oggi del terzo gradino del podio, lasciando all’avversario 9 preziosi punti: attualmente il gap tra i due contendenti si è ridotta a 14 lunghezze con ancora 4 gare da disputare.
Il nove-volte iridato ci ha provato in tutti i modi a non perdere posizioni dal maiorchino, ma sulla sua strada ha trovato un osso duro che ha mostrato forse la sua miglior prestazione della carriera. Dani Pedrosa (Repsol Honda) ha saputo tener testa al Dottore e vincere il corpo-a-corpo che si è infiammato nel finale. Il veterano di Sabadell ha risposto ad ogni affondo e ad ogni attacco dell’avversario, incrociando le traiettorie e chiudendogli ogni spiraglio fino al traguardo.
Come lo stesso Valentino ha ammesso nel parco chiuso, è stata la sua miglior performance sul tecnico e difficile tracciato del MotorLand, che il pilota di Tavullia non ha mai digerito: infatti, insieme al CoTA di Austin, è l’unico degli attuali circuiti presenti in calendario sul quale il Dottore non ha mai vinto. Grazie al doppio podio odierno, i due compagni di squadra hanno regalato alla Movistar Yamaha il titolo dei Team.
Chi invece deve recitare il “mea culpa”, il quinto su quattordici round, è Marc Marquez. Dopo la straordinaria pole position di ieri, che aveva lasciato di stucco lo stesso Lorenzo, il 22enne di Cervera ha gettato definitivamente al vento le sue speranze iridate che aveva timidamente riacceso con la vittoria di Misano. Mentre era in seconda posizione e con la gara appena partita, il campione del mondo in carica è arrivato troppo forte alla curva, scivolando via nella ghiaia.
Risorgono invece le Ducati. Dopo esser arrivate a Aragon con molti dubbi e aver sofferto per tutto il weekend, in gara le rosse di Borgo Panigale si sono fatte valere tagliando appaiate il traguardo in quarta e in quinta posizione. Scattato dalla prima fila per la seconda volta in stagione, Andrea Iannone (Ducati Team) ha resistito nelle prime battute agli attacchi di Pedrosa e Rossi, conservando poi la posizione sino alla fine; strepitosa la prestazione di Andrea Dovizioso, autore di una eccezionale rimonta dalla 13ª casella frutto delle sciagurate Q1 di ieri.
In classifica iridata il forlivese si porta a sole quattro lunghezze dalla Top 5 detenuta da Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3); il pilota britannico non ha brillato quest’oggi, chiudendo ottavo dietro lo spagnolo Aleix Espargarò (SUZUKI ECSTAR) e il connazionale Cal Crutchlow (LCR Honda) primo pilota satellite al traguardo. Con la 6ª posizione assoluta, il pilota di Granollers ha conquistato la sua miglior prestazione in sella alla GSX-RR.
Non è andata bene invece a suo fratello minore Pol, autore di un lungo che l’ha costretto a perdere il ritmo chiudendo dietro il compagno di squadra e davanti a Yonny Hernandez (Octo Pramac Racing). Primo “zero” del 2015 invece per il team-mate Danilo Petrucci, scivolato a metà gara alla famigerata curva 14 mentre era in lotta con Crutchlow: un vero peccato per il pilota di Terni, l’episodio in questione non intacca minimamente una stagione al di sopra delle aspettative.
Stessa sorte è toccata al san marinese Ales De Angelis (E-Motion Ioda Racing), mentre Karel Abraham (AB Motoracing) si è ritirato per problemi fisici. Quattordicesimo posto, dietro l’inglese Scott Redding (Estrella Galicia 0,0 Marc VDS) per lo spagnolo Alvaro Bautista (Aprilia Racing Gresini). Rientra in zona punti anche Eugene Laverty (Aspar MotoGP Team), che conquista la palma del miglior pilota Open davanti al compagno di squadra Nicky Hayden.
Lo statunitense ha preceduto Hector Barberà e Loris Baz (Forward Racing): i due si ritroveranno nello stesso box nella prossima stagione sulle Desmosedici del team Avintia Racing.
L’ordine di arrivo della classe MotoGP™ a Aragon
Le classifiche Piloti & Costruttori
Fonte: motogp.com