Monza 2022: 325 anni di storia per 350mila persone

di Maurizio Quarta

 

Monza 2022 si presenta con ben 325 anni di storia sulle proprie spalle: quelli del centenario dell’autodromo brianzolo,  i 150 di Pirelli e i 75 della Scuderia Ferrari.

 

Partiamo dal centenario, sintetizzato nel logo che è presente dappertutto sul circuito e che, pur nella sua semplicità, racconta tutta la storia: la pista, immaginata come nastro tridimensionale, nei  colori rosso e verde, con il bianco all’interno per trasmettere la sensazione del tricolore; il nome di Monza e il numero 100 attraversati dal nastro.

Edizione quindi molto speciale, per cui è stata confermata la presenza in tribuna domenica del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Molto speciale anche perché sul il Tempio della Velocità si appresta ad accogliere e ospitare nel weekend circa 350mila persone, registrando così il record assoluto di presenze. A conti fatti, quasi 1.100 spettatori  per ognuno degli anni in pista!

 

La conferenza stampa di presentazione del Gran Premio, ha visto una massiccia e convinta presenza delle istituzioni (a partire da dal Presidente di ACI Angelo Sticchi Damiani, continuare con il Vicepresidente Esecutivo e CEO di Pirelli Marco Tronchetti Provera, il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il Presidente di Aci Milano Geronimo La Russa, il Presidente dell’Autodromo Giuseppe Redaelli, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala e quello di Monza Paolo Pilotto.

 

Quasi a voler ribadire che anche dopo il 2025 Monza intende restare, con il suo prestigio e la sua storia, in un calendario della F1 sempre più attratto da paesi nuovi e ad alta capacità e disponibilità di spesa: una sorta di risposta “subliminale” ad alcune recenti dichiarazioni di Stefano Domenicali sul tema.

 

Dal centenario, uno sguardo al futuro: come sottolineato da Giuseppe Redaelli, Monza è il primo circuito ad entrare nel mondo del Metaverso, in cui tifosi, sportivi e appassionati  potranno visitare la pista e le strutture del circuito, conversando e partecipando ad eventi.

 

Ricorre quest’anno il 150simo anniversario di Pirelli, “una bella signora che sta ringiovanendo …” come l’ha recentemente definita Marco Tronchetti Provera.

150 anni di storia caratterizzati dalla continua capacità di rinnovarsi, reinventarsi  e saltare in un  futuro tutto nuovo e da un legame tutto particolare con il circuito di Monza: “Monza è per noi una seconda casa. Nel ‘Tempio della Velocità’ abbiamo gareggiato e vinto, a partire dal Gran Premio d’Italia del 1922 quando le auto equipaggiate Pirelli arrivarono davanti a tutti. Monza è stato anche il nostro primo ‘laboratorio a cielo aperto’. All’interno del tracciato esiste ancora una parte che si chiama ‘Circuito Pirelli’ dove i nostri ingegneri svolgevano i test dei prototipi dei nostri pneumatici stradali”.

Oggi Pirelli è fornitore unico in Formula 1, nelle principali GT Series e nel WRC, oltre a competere in altre importanti categorie (es. Hill Climb)  e altre competizioni di richiamo (es. l’americana Pikes Peak). Di rilievo anche la presenza nel mondo delle due ruote: come fornitore nel Mondiale Superbike o nel mondiale cross MXGP dove Pirelli ha collezionato 76 titoli iridati.

 

Sempre “saltando” nel futuro, oggi con un triplo salto a causa delle molteplici novità tecniche: l’introduzione dei pneumatici da 18 pollici nel Campionato Mondiale di Formula 1,  quelli realizzati per le vetture ibride nel Campionato Mondiale Rally FIA  e la nuova gamma di prodotti trasversale a più classi per le competizioni GT.

Continuando su un percorso di gestione sostenibile del motorsport, coerentemente con la strategia aziendale e forti della certificazione importante ottenuta da FIA alla fine del 2021.

Da ultimo, la signora più giovane, la casa automobilistica Ferrari fondata 75 anni fa (la Scuderia nasce invece nel 1929).

Per celebrare la ricorrenza, la Scuderia Ferrari scenderà in pista con un colore nuovo, ma allo stesso tempo carico di storia: il giallo.

Infatti, come si può vedere dalle foto, la livrea della vettura, nonché tute e  caschi di  Charles Leclerc e Carlos Sainz, vedranno la comparsa di un’abbondante colorazione gialla (sull’ala anteriore, all’altezza dell’halo, sul cofano motore e sull’ala posteriore, dove sarà visibile anche il logo con la celebre effe lunga in giallo su nero) colore che pochi sanno essere uno dei colori fondamentali della Ferrari, a fianco del rosso.

Il giallo venne scelto da Enzo Ferrari tra i due colori dello stemma della città di Modena (il giallo e il blu). Racconta la Scuderia:  “ai primi del Novecento il rosso fu imposto alle vetture italiane dall’allora Associazione Internazionale degli Automobil Club Riconosciuti e così, quando Enzo Ferrari fondò la Scuderia, con la quale schierava vetture di marca Alfa Romeo, fu costretto ad adeguarsi. Il giallo è però la seconda anima della Casa di Maranello ed è stato da subito scelto come parte dell’emblema che lo stesso fondatore ideò dopo aver ricevuto il logo del Cavallino Rampante dalla famiglia dell’aviatore ed eroe di guerra Francesco Baracca. Scriveva il Fondatore “Il Cavallino era ed è rimasto nero. Io aggiunsi il fondo giallo canarino che è il colore di Modena”. Lo scudetto esordì sulle Alfa Romeo del team alla 24 Ore di Spa-Francorchamps del 1932 e portò fortuna visto che arrivò la vittoria con Antonio Brivio ed Eugenio Siena. Da quel momento non è mai sparito dalle vetture schierate da Enzo Ferrari.

 

Foto 1 – 2 (Credit Ferrari Office Press).
Foto 3 – Credit (Rent a Journalist).