Suissemotorsport di Maurizio Quarta
Di commemorazioni di Niki Lauda ne sono state fatte tante: vogliamo qui ricordare un suo particolare legame con Monza, prendendo spunto da due episodi che lo hanno visto protagonista nei suoi, purtroppo ultimi, anni con Mercedes.
Peraltro, Lauda a Monza non ha mai vinto con Ferrari: una volta con Brabham Alfa nel 1978 e una con McLaren TAG nel 1984.
Partiamo dall’episodio più recente.
2015
Nel pieno delle polemiche e delle schermaglie dialettiche tra Regione Lombardia e Bernie Ecclestone circa il rinnovo del contratto dell’autodromo brianzolo, fa notizia la raccolta di firme per la petizione organizzata dalla Regione, con il supporto di Nicolangelo Cioppi, un giornalista italiano che opera con la canadese CFMB. Dopo oltre 40.000 firme raccolte (molti i piloti: Vettel, Alonso, Button, Bottas, Massa), nel weekend del Gran Premio d’Italia Niki Lauda si presta simpaticamente ad aggiungere anche la propria: abbiamo colto il momento che con affetto riproponiamo ai tifosi italiani.
2013
Sabato del Gran Premio e consegna a Niki Lauda del Brembo Award, nato due anni prima in occasione dei cinquant’anni di vita del gruppo italiano.
La prima edizione andò a Bernie Ecclestone, la seconda a Luca Cordero di Montezemolo.
In quel momento, Lauda era da poco tornato agli albori della cronaca come presidente non-esecutivo del team Mercedes AMG Petronas F1 e soprattutto come protagonista del lanciatissimo film “Rush” di Ron Howard, centrato sulla battaglia agonistica, e di personalità, tra il pilota austriaco e James Hunt. La Mercedes non era ancora diventata la scuderia ammazza-campionati degli anni successivi: quell’anno Hamilton, dopo il successo dell’anno precedente con la McLaren Mercedes, staccò la pole position, ma non andò oltre il nono posto in gara (per la cronaca, la vittoria arrise a Vettel).
“Sono felice di consegnare questo premio a Niki Lauda, anche se devo ammettere che è stato uno dei nostri peggiori clienti perché era uno dei più esigenti”, ha detto scherzando Alberto Bombassei, “ma è solo così che si ottengono le vittorie”.
Nella foto la consegna del premio fatta a quattro mani da Alberto Bombassei e Bernie Ecclestone.
L’occasione ci dà anche modo di ricordare il supporto che Brembo dà ai mezzi di informazione, mettendo infatti a disposizione dei media accreditati una serie dettagliata di contenuti tecnici relativi alle performance di frenata che caratterizzano ciascun circuito del Mondiale (lo stesso viene fatto per le gare del Moto GP).
Nella Brembo Circuit Identity Card, una sorta di carta d’identità realizzata per ogni circuito del campionato, sono raccolte le caratteristiche principali della pista accoppiate ai dati tecnici delle principali frenate, “spiegate” attraverso una grafica chiara e di facile comprensione. Ciascuna Card evidenzia: velocità iniziale e finale, tempo e spazio di frenata, decelerazione massima, carico massimo sulla leva del freno e potenza frenante di ogni singola curva. A completare il tutto, la Brembo Brake Facts, ovvero l’animazione della frenata più importante e impegnativa di ciascun circuito, corredata dai principali dati tecnici elaborati da Brembo.