Rabat cala il tris a Misano
Tito Rabat ha incrementato il suo vantaggio in Campionato a 22 punti grazie alla sua settima vittoria stagionale ottenuta a Misano davanti al compagno di squadra Mika Kallio che ha regalato al Marc VDS Racing Team la terza doppietta consecuitiva.
Scattato bene dalla pole position, Kallio ha raggiunto un vantaggio di 1 secondo alla fine del primo giro, mentre il gruppo degli inseguitori era guidato dal suo compagno di squadra nel team Marc VDS Racing, Tito Rabat.
Il 25enne spagnolo è riuscito prontamente a sbarazzarsi degli avversari e, come in fotocopia a Silverstone, ha iniziato pian piano a ridurre il gap che lo separava dal leader della corsa. Con il finlandese affetto da problemi al pneumatico posteriore, Rabat è riuscito ad aver la meglio a nove giri dalla fine. Appena passato al comando, il pilota di Barcellona è riuscito a scavare un solco importante che ha amministrato fino al traguardo.
“Sono felice di lasciare Misano con una vittoria, perché non è stato un weekend facile. La pioggia del venerdì ci ha fatto perdere tempo ed è stato difficile trovare un buon set-up avendo solo due sessioni al sabato, ma la squadra ha fatto un ottimo lavoro. Sono partito bene in gara, anche se non tanto quanto Mika. Nei suoi primi giri è andato come un missile. Ma sono riuscito a tenere il ritmo. E’ stata dura, non solo fisicamente ma anche psicologicamente, perchè è difficile rimanere concentrati quando corri da solo. Una volta superatolo, ho spinto al massimo. Abbiamo fatto un buon lavoro in questo weekend, ma manca ancora tanto a Valencia, quindi dobbiamo rimanere concentrati e lavorare sodo.”
Con la vittoria di Misano, Rabat diventa il terzo pilota nella storia della classe Moto2 a vincere tre gare consecutive: gli altri due erano stato Toni Elias e Marc Marquez.
“Sapevamo di avere un vantaggio nei primi cinque giri, quindi il piano era lo stesso di Silverstone: partire bene e cercare di fuggire. Dopo il quinto giro infatti Tito ha iniziato a recuperare decimi su decimi, ma stavolta ero sicuro di poter stare davanti , fino a quando non ho commesso un errore alla curva 4. Sono stato in grado di stare con lui, ma poi mi son preso un altro spavento alla curva sei e ha aperto un nuovo gap. Ho provato a riprenderlo per due giri ma a quel punto non avevo piú grip al posteriore. E’ stato molto strano, perché accaduto improvvisamente. Mi sono dovuto accontentare del secondo posto. Non è quello che volevo, ma ora dobbiamo trovare qualcosa per invertire la tendenza ad Aragon.”
Fonte: motogp.com