Di Maurizio Quarta
E finalmente, al cinquantesimo podio e alla ventunesima vittoria, Nico Rosberg riesce ad iscrivere il suo nome nell’albo d’oro del GP di Monza. Non solo, con due vittorie consecutive nell’arco di una settimana sembra aver ribaltato l’inerzia del Mondiale e aver dato vita ad un’onda positiva capace di condurlo fino al titolo.
Un Rosberg finalmente libero di dare spazio alle emozioni dopo una gara condotta in testa sin dall’inizio e senza alcun problema: per usare le sue parole, “grande partenza e questo ha creato la vittoria. Tutto qui”.
Oltre alla grande partenza e alla solita freddezza nel condurre la gara come leader, due sono le ragioni alla base del successo di Rosberg: la scelta degli pneumatici e la cattiva partenza dalla pole di Hamilton.
Diversa la scelta di gomme rispetto a Ferrari: Soft per Mercedes contro Supersoft scelti da Ferrari, mescola quindi più dura. Calcoli, simulazioni accurate? Secondo Rosberg prima della partenza tutti cercano di avere la migliore intuizione: stavolta è andata bene alla casa tedesca.
Problema con la frizione in partenza per Hamilton: non è la prima volta quest’anno che il pilota Mercedes in pole, parte male. Si ipotizza che ciò sia dovuto ad una difficoltà di adattamento al nuovo regolamento tecnico da parte dei piloti: secondo Rosberg è sicuramente più difficile partire oggi con il nuovo sistema rispetto a quello precedente, dato che tutto dipende dal pilota stesso. Secondo Hamilton, di fondo non si riesce ad essere sicuri di come la frizione andrà effettivamente a comportarsi al momento del via.
Per Hamilton: credo di aver fatto tutto normalmente in partenza, ma non ha funzionato e vedremo di capire il perché; quando mi sono visto risucchiare dal gruppo, l’unico mio obiettivo era provarci e tentare di risalire fino alla mia posizione. D’altronde, vedendo Nico allungare il passo la mia esperienza mi diceva chiaramente che, nonostante tutto possa succedere, le mie chance di vincere diminuivano giro dopo giro e coì ho capito molto presto che vincere sarebbe stato quasi impossibile.
Folla enorme ed entusiasta (come si vede dalle foto: una marea umana lungo tutto il rettilineo principale fino a oltre la prima variante), stimolata ed eccitata dalle parole dei piloti sul podio. Vettel che si concede qualche digressione (ma non troppe) in italiano; Hamilton che la definisce la migliore folla dell’anno; Rosberg che ricorda il fatto che molti dei suoi migliori amici sono italiani, che parla bene italiano e che dall’Italia ha sempre ricevuto grande supporto.
Brindando con Paddy Lowe alla vittoria nel box della sempre ospitalissima Mercedes (team anche più piccoli e non così blasonati e vincenti lo sono molto meno!), abbiamo cercato di “estorcergli” qualche ammissione sulle future strategie di gestione del team e dei piloti alla luce della nuova classifica mondiale.
Abbiamo cercato di stuzzicarlo sul tema del prossimo step di motore, che Rosberg potrà utilizzare senza problemi, a differenza di Hamilton che rischierebbe una penalità in griglia. Nonostante l’euforia della vittoria e dello champagne, Lowe ha abilmente scansato la domanda, dichiarandosi convinto che il team manterrà la propria strategia di totale parità tra i due piloti. “Il problema non esiste … lo conosciamo bene, sappiamo che diventerà un po’ più difficile nelle prossime gare, ma siamo anche sufficientemente bravi per operare come un vero team cui sta a cuore solo la vittoria del gruppo”.
Dichiarazioni forse un po’ politiche, ma noi ci crediamo.