Il pilota vicentino brilla nel Suzuki Rallye Trophy 2018, al volante della Swift R1 di Baldon Rally, prima che un’uscita di strada spenga i sogni di gloria.
Castelgomberto (Vi), 04 Settembre 2018 – Gioie e dolori quelle vissute da Baldon Rally, al rientro dalla cinquantaquattresima edizione del Rally del Friuli Venezia Giulia, appuntamento valido per il Suzuki Rallye Trophy 2018.
La convincente prestazione dimostrata sul campo da Andrea Scalzotto, nell’ultima uscita al Rally di Roma Capitale, ha infuso al team vicentino la giusta fiducia e la consapevolezza di essere sulla strada giusta, quella in grado di portare a grandi risultati.
Così è stato, seppur per un lampo, in provincia di Udine dove il pilota di Cornedo Vicentino, che ha ritrovato al proprio fianco il veneziano Daniele Cazzador, ha consolidato il proprio percorso di crescita, sfoggiando una classe ed una grinta di primo livello.
Pronti, via e sulla prova speciale di apertura, la lunga ed insidiosa “Porzus”, Scalzotto mette le ruote della Swift targata Baldon Rally davanti a tutti, staccando di sei decimi Schileo e di 9″7 Pellè.
Un avvio alquanto promettente, confermato dal secondo parziale sulla spettacolo “Città dello Sport e del Benessere”, nonostante la perdita della leadership provvisoria, per soli tre decimi.
Dietro i distacchi cominciano a farsi interessanti con il terzo, Pellè, a 10″6 ed il quarto, Peloso, a 15″7.
“Siamo partiti con il piede giusto, sin dal primo chilometro” – racconta Baldon (titolare Baldon Rally) – “ed abbiamo sfruttato l’esperienza maturata nel corso della stagione. Le condizioni erano difficili da interpretare ma siamo comunque riusciti a trovare, subito, la quadra del setup sulla nostra Swift. Andrea si è fatto notare, in parte sorprendendoci, ed ha staccato un ottimo tempo sulla prima prova. Sulla seconda speciale, la spettacolo, è stato accorto e non ha commesso errori. Avevamo il passo per poterci giocare la vittoria, questo è innegabile.”
Seconda frazione di gara, sei prove speciali da disputare e Scalzotto riparte dalla seconda piazza provvisoria, ad un battito di ciglia dalla vetta.
Forse la pressione, forse la mancanza di quella maturità fondamentale a gestire queste situazioni, ed il pilota della trazione anteriore giapponese concluderà, con tanta amarezza, il proprio Rally del Friuli Venezia Giulia contro un terrapieno, senza possibilità di ripartire.
“Eravamo tutti al massimo della concentrazione” – sottolinea Baldon – “ed avevamo apportato alcune modifiche all’assetto, in vista della pioggia che era caduta nella notte di Venerdì. Purtroppo una banale distrazione è costata parecchio cara ad Andrea. Nell’uscire di strada, sulla prima prova di Sabato mattina, si è incastrato in un terrapieno. Non ci sono stati grossi danni all’auto ma, senza l’aiuto del carro attrezzi, non si riusciva a spostare la vettura. Per quanto è stato espresso sul campo il ritiro è davvero molto amaro da digerire. Stare al comando genera molta pressione ed ogni minima disattenzione si paga cara. Sappiamo che il pacchetto tecnico funziona bene e sappiamo altrettanto che questa lezione sarà molto utile ad Andrea.”