Il sodalizio veneziano fa saltare il banco in casa dominando la classifica riservata alle scuderie grazie al tridente composto da Zecchin, Carraro e Medè.
I colori giallo e blu sventolano finalmente in casa con PR Group che centra sulle strade amiche del Rally Città di Scorzè la vittoria nella speciale classifica riservata alle scuderie.
Un primato netto e mai messo in discussione grazie alle prestazioni dei propri portacolori che si sono distinti a suon di prestazioni di primo piano.
Nonostante il risultato gli vada abbastanza stretto Emanuele Zecchin è stato ancora una volta protagonista lungo le veloci ed insidiose speciali veneziane.
Alla guida di una Peugeot 207 Super 2000, affiancato da Nicola Vettoretti alle note, il pilota di PR Group ha duellato a lungo per il successo finale per poi chiudere sul terzo gradino del podio ed aggiungere un buon secondo di classe S2000 e di gruppo A.
Ha fatto letteralmente volare la sempreverde Renault Clio gruppo A il buon Mirko Carraro che, in coppia con fido Denis Silotto, ha siglato la classe A7 con oltre mezzo minuto sul primo dei diretti inseguitori.
Il ritmo inarrestabile dell’equipaggio della trazione anteriore d’oltralpe ha chiuso la trasferta con la quinta piazza assoluta, nonchè la quarta nel gruppo A, mettendo in riga vetture ben più potenti ed aggiornate.
A completare il tridente delle meraviglie ci ha pensato Gimmy Medè, affiancato da Haianes Tania Bertasini, sulla mai doma Peugeot 306 Maxi Kit Car.
Seppur la vittoria in classe K11 fosse già acquisita in partenza, essendo l’unica vettura del lotto, l’alfiere di PR Group ha messo sul piatto un’ottima performance, pur correndo sporadicamente, che gli è valsa la settima posizione nella generale.
Gioia incontenibile all’arrivo anche per Alberto Paris, coadiuvato da Sonia Benellini, che ha fatto sua la classe R2B alla guida di una piccola ma arrembante Renault Twingo.
Per i due anche un ottimo quarto posto nella classifica di gruppo R che vedeva al via vetture dotate di maggiore cavalleria come quelle di classe R3C e R5.
Gara decisamente ostica per il patron della scuderia veneziana, Daniele Valentini, sceso in campo all’esordio su asfalto con una Peugeot 207 Super 2000.
Con Matteo Magrin alle note il presidente si è dichiarato molto sorpreso dalla difficoltà nel portare al limite la trazione integrale francese rispetto a quanto provato ad inizio anno su fondo sterrato.
Esordio assoluto su vettura gemella anche per Michele Maschera, in gara con Stefano Lovisa, che ha faticato per tutto il weekend nel cercare di prendere le giuste misure confrontandosi per la prima volta con la guida su una trazione integrale.
Unica bandiera bianca messa a sventolare è stata quella di Roberto Maddalosso che condivideva l’abitacolo della Peugeot 106 gruppo A con Nicola Terrasan.
Il calvario dei due, bersagliati da costanti problemi meccanici, si è concluso al termine del sesto crono in programma che li ha visti quindi costretti ad un amaro ritiro.