Tre domande a Simone Campedelli. Il romagnolo è determinato a fare bene sulla terra sammarinese con la sua Ford Fiesta R5.
Quali sono le tue aspettative per il prossimo appuntamento del tricolore rally?
“Sicuramente è un punto abbastanza cruciale della stagione. Il campionato è ancora molto aperto per noi e dovremo massimizzare lo sforzo e ottenere il massimo da questa gara, considerando che mi piace moltissimo. Qui ho ottimi ricordi sulla terra sono sempre andato molto bene. E quindi aspiriamo al massimo. Noi dei tre equipaggi big siamo gli unici non ufficiali e con un budget molto più limitati rispetto ad Andreucci, Peugeot e la Pirelli e anche Skoda e Scandola. L’aspettativa è alta ma non bisogna perdere di vista la realtà dei fatti”
Un parere personale sul CIR 2017.
“E’ un campionato per alcuni aspetti davvero bellissimo. Dove abbiamo la possibilità di correre con piloti internazionali e piloti ufficiali come è successo con Paddon e sta succedendo con Rovanpera. La sfida è sempre di alto livello. Peccato che molti partono e poi abbandonano dopo le prime gare, ma questo è dato da un discorso generale in Italia. Restano troppe gare titolate. A parer mio dovrebbe rimanere solo il campionato italiano rally dove convogliare tutti gli sforzi economici e mediatici. Il Cir merita tanto.”
Obiettivo sicurezza nei rally. Un appello agli addetti ai lavori ma soprattutto ai colleghi che si avvicinano ai rally per la prima volta.
“E’ un discorso lungo che si può sintetizzare così: Cerchiamo di rispettare le regole. A partire dall’equipaggiamento tecnico del pilota, bisogna essere minuziosi controllando che tutto sia nelle migliori condizioni regola base per chi vuole fare il professionista nei rally. Dalle piccole cose ai regolamenti sportivi tutto va seguito nei minimi dettagli.”